Andrea Fedeli
Svolge a Firenze dove è nato, tutto il suo percorso di studi. Dopo il diploma di Maestro d’Arte e la Maturità all’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana, consegue il diploma di Magistero discutendo una tesi sulla pittura di Jacopo Bassano. Parallelamente al restauro coltiva la propria vocazione artistica. Cresciuto in un ambiente artistico come quello fiorentino, già a partire dagli anni della sua formazione, si cimenta nell’arte della pittura, della scultura e nell’esercizio del disegno, che rappresenta il punto di partenza della sua produzione e il veicolo che lo tiene legato alla grande tradizione della scuola fiorentina, che proprio di quest’arte aveva fatto il suo elemento distintivo. Frequenta i principali rappresentanti della cultura toscana del Novecento, il gruppo degli Astrattisti Classici, Mario Nuti, Vinicio Berti, Alvaro Monnini, Gualtiero Nativi, Bruno Brunetti, il gruppo del “Segno Rosso”, i pittori figurativi Ugo Capocchini, Enzo Faraoni, Renzo Grazzini, e i poeti Eugenio Miccini, Mario Luzzi, Alessandro Parronchi.
Nella sua produzione Andrea Fedeli, non solo ha un occhio di riguardo nei confronti della cultura figurativa del Novecento toscano (riscontrabile soprattutto nella fase iniziale, dove all’arte figurativa ha alternato alcune opere astratte), ma si confronta con le Avanguardie del XX secolo, mostrando un vivo interesse per l’opera di Cézanne (si vedano soprattutto alcune nature morte del primo periodo), per il Cubismo, i Fauves (Matisse e Derain in particolare), l’Espressionismo tedesco (riscontrabile nella scelta espressivo - esecutiva di certi ritratti), fino ad arrivare a certe soluzioni che rimandano al realismo americano di Edward Hopper.
Databile a tempi recenti la sua intensa attività espositiva culminata con la personale intitolata Inoltre…Andrea Fedeli che l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze gli ha dedicato e la mostra organizzata a Palazzo Giugni dal titolo Il segno vivo delle morte cose. Le nature morte di Andrea Fedeli. Personalità poliedrica, Fedeli attraverso l’osservazione delle evenienze sociali e culturali del nostro tempo, adatta la propria esperienza alla mutevolezza dei linguaggi, sia nel lavoro artistico che in quello tecnico professionale. Da segnalare gli affreschi eseguiti nella camera della Beata Madre Isabella De Rosis e quelli raffiguranti Il Parnaso che realizza presso lo scalone monumentale di Palazzo De Rosis a Rossano Calabro (CZ). Per la chiesa dello stesso palazzo esegue la pala d’altare raffigurante L’Eucarestia e il soffitto dipinto su tavola raffigurante il Profeta Isaia.
Contemporaneamente Andrea Fedeli progetta e realizza mobili d’arredo (in stile antico e moderno), collaborando anche con alcuni dei più importanti designer di tutti i tempi: Ettore Sottsass e Alessandro Mendini. Lanaken Inverno (cassettiera girevole) realizzata con Ettore Sottsass è esposta al Musée des Arts Décoratifs di Parigi (Louvre).